Sulle orme di Giacomo Parravicini detto il Gianolo: la sua attività  artistica da Caspano al lago d'Orta
Istituto Damiani Morbegno

Plesso

Scuola primaria G. Parravicini


Anno scolastico

2008 / 2009


Soggetti coinvolti

Scuola, comunità , famiglie, Università  Cattolica di Milano (presenza tirocinanti); esperti; Parrocchia di Campovico, Morbegno, Orta S.Giulio, Chiuro, Sondrio; Biblioteca civica di Morbegno; il Coro "Alpi Retiche" di Civo - Caspano; Unione Artigiani della Provincia di Sondrio; Associazione Lions di Morbegno; Pro Valtellina; Fondazione Credito Valtellinese


Destinatari

- scuola primaria


Discipline

- matematica e scienza
- tecnologia e informatica
- storia e antropologia
- arte e immagine


Luogo oggetto di ricerca

Morbegno


Obiettivi

Valorizzare le risorse culturali, ambientali e strumentali offerte dal territorio e dalle strutture; promuovere lo sviluppo della personalità  di ciascun alunno per avviarlo alla comprensione della complessità della realtà che lo circonda, alla consapevolezza di valorizzare il patrimonio culturale ed artistico e alla presa di coscienza della propria identità; stimolare l'alunno ad interrogarsi sulla realtà che lo circonda ed avviarlo alla comprensione della stessa nella sua complessità; guidare l'alunno alla comprensione che il futuro si costruisce sulla base delle conoscenze dei valori ereditati da color che ci hanno preceduto; educare l'alunno a cogliere nella società  il valore di processi innovativi come fattori di progresso; favorire l'incontro degli alunni con una pluralità di figure educative che portino conoscenze, esperienze e rafforzino le relazioni interpersonali per una crescita armonica del sapere, nell'ottica di rinforzo di un'educazione al senso civico; ampliare la possibilità  di confronto, conoscenza e apertura della scuola oltre i propri confini.


Descrizione e fasi di lavoro

Un progetto biennale con lo scopo di individuare una figura significativa nella cultura locale a cui intitolare la scuola, il pittore Giacomo Parravicini, detto Gianolo, nato a Caspano nel 1660 e che ha diviso la sua attività fra Milano e la Valtellina, con tappe in area novarese, cremasca e varesina. L'attività  ha coinvolto il territorio della provincia di Sondrio e delle località  sul lago d'Orta, in provincia di Novara. I settori oggetto di indagine si sono riferiti all'ambito culturale, storico, artistico e sociale, dal '600 ai primi decenni del '700. Il lavoro si à articolato in più fasi, attraverso attività collegiale di progettazione e di programmazione dettagliata del percorso metodologico e didattico fra i docenti e i soggetti coinvolti quali gli esperti e le tirocinanti, ciascuno per le proprie competenze professionali, al fine di garantire innanzitutto una significativa sul processo formativo e di apprendimento degli alunni stessi. L'attività di tirocinio ha favorito, in particolar modo, l'organizzazione e l'attività  di laboratorio con l'apertura delle classi e delle insegnanti di classe, oltre che la collaborazione del proprio supervisore, il professor Graziano Biraghi.


Punti di forza

- avere coinvolto più soggetti - avere rafforzato l'organicità  e unitarietà  del sapere - avere avvicinato con entusiasmo e interesse gli alunni più giovani a tematiche piuttosto complesse e spesso poco motivanti - aver contribuito a rafforzare il rapporto scuola-famiglia - aver proposto occasioni significative per interessare le famiglie e gli adulti in generale alla vita culturale - avere sottolineato la caratterizzazione didattica e culturale dell'azione educativa della scuola - avere realizzato un'esperienza significativa capace di promuovere una crescita umana, culturale e scolastica - avere individuato uno sviluppo futuro del percorso fatto, della possibilità  cioè di poter utilizzare il lavoro per ulteriori percorsi di studio e ricerca - avere considerato l'esperienza per interrogarsi sulla possibilità  di creare altre occasioni finalizzate alla promozione di simili momenti culturali - avere organizzato un evento pubblico per l'intitolazione della scuola - avere elaborato un modello di programmazione progettuale, un'ipotesi di percorso formativo e didattico - avere stimolato l'esigenza di organizzare un corso di formazione a favore dei docenti - avere offerto l'opportunità  di rappresentare il punto di riferimento per le diverse attività/progetti in atto nella scuola - avere richiesto spesso momenti di programmazione, verifica e valutazione favorendo il confronto e la problematicizzazione.


Criticità

- complessità  nel coordinare le attività didattiche in base a età  ed interessi diversi - richiesta di impegno da parte degli alunni non sempre in armonia con i risultati di quantità e qualità  - difficoltà  ad inserire le attività  del progetto nel curricolo, nel trasportarlo cioè nella programmazione di classe - debole considerazione nei riguardi delle finalità  e potenzialità  formative e didattiche del "progetto".


Prodotti realizzati

- ipertesto
- pubblicazione cartacea
- altro


Nome e Cognome

Savina Falcetti


Ruolo

insegnante funzione strumentale







Appuntamenti
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