Centro storico di Tirano


Plesso

Scuola primaria


Anno scolastico

2012 / 2013


Soggetti coinvolti

Gli alunni e le insegnanti (Enrica Cattalini, Marisa Garbellini, Vilma Tognini) delle classi terze; l'esperto esterno repsonsabile del progetto (Alex Bombaridieri); Biblioteca civica Arcari di Tirano.


Destinatari

- scuola primaria


Discipline

- matematica e scienza
- tecnologia e informatica
- storia e antropologia
- arte e immagine
- musica
- lingua italiana
- lingua straniera
- educazione alla convivenza civile


Luogo oggetto di ricerca

Tirano


Descrizione e fasi di lavoro

L'elaborato realizzato prende in considerazione il nucleo storico di Tirano, coincidente con l'abitato ubicato entro il tracciato delle mura sforzesche, edificate alla fine del Quattrocento per volere di Ludovico il Moro. Il centro storico, raccolto e contenuto, ben si presta ad essere indagato ed esplorato da bambini attraverso passeggiate di breve durata. Inoltre mantiene una sua unitarietà data dalla presenza di numerosi edifici storici affacciati su piccole vie poco trafficate, piazzette dove il tempo sembra essersi fermato. Rispetto ad altre mete molto conosciute, come il Santuario della Madonna di Tirano e, ancor più, la Ferrovia Retica, il centro è poco noto, ma molto apprezzato dai turisti che vi si addentrano. 
In particolare sono state prese in considerazione:
le tre porte delle mura, che si aprono verso Poschiavo, Bormio e Milano, i resti delle mura, soprattutto lungo l'argine del fiume Adda, il castello di Santa Maria, conosciuto anche come Castellaccio;  i palazzi signorili del centro storico e gli edifici che testimoniano la cultura contadina; gli elementi del tessuto urbano quali fontane, i cosiddetti "biii" (abbeveratoi), i lavatoi, l'acciottolato; particolari: portali, finestre, affreschi (es. meridiane), fregi decorativi, stemmi nobiliari, elementi curiosi. 

La progettazione della guida è il risultato di un lavoro di ricerca condotto nell'ambito del progetto "I sensi della città", curato dall'esperto esterno Alex Bombardieri e realizzato in collaborazione con la Biblioteca civica, che ha interessato le classi terze per tutto l'anno scolastico in corso.

Il progetto, basato sull'esplorazione attiva della città, ha previsto uscite sul territorio, durante le quali i bambini hanno realizzato disegni dal vero, fotografie, videoriprese, registrazioni sonore. Parte del materiale iconografico raccolto è stato utilizzato in un secondo tempo per una rielaborazione creativa del dato reale , attraverso il disegno e la tecnica della stampa calcografica. I bambini hanno quindi sperimentato, accanto all'uso delle tecnologie digitali, l'antica tecnica della stampa al torchio.

Durante le esplorazioni i bambini hanno potuto riflettere sulle testimonianze del passato, più o meno remoto, mettere a confronto gli edifici storici e contemporanei, osservare gli interventi di ristrutturazione o la decadenza di case e palazzi, andare alla ricerca dei resti delle antiche mura, cogliere particolari di palazzi, fontane, dipinti. Hanno così esercitato il loro sguardo sulla sovrapposizione nel tessuto urbano di elementi di diverse epoche storiche, limitatamente alle competenze della loro età, guardato la loro città con occhi più attenti.

La conoscenza dei palazzi storici è stata approfondita attraverso la lettura e rielaborazione dei testi disponibili sugli stessi.

In seguito a un'attenta riflessione condivisa si è deciso di impostare la guida in forma giocosa, con l'obiettivo di suscitare la curiosità del bambino-visitatore, di guidarlo, attraverso una sorta di esercitazione dello sguardo, a cogliere elementi significativi della città: palazzi, mura, castello, chiesa, elementi peculiari su cui poco si riflette (ad. esempio la tipologia di selciato), particolari che possono sfuggire a un occhio disattento, ma che rimangono a testimonianza di epoche e della cultura del passato e del presente (ad es. il cardine in ferro del portone che chiudeva l'accesso alla città, una macina murata, quel che resta dell'affresco dell'Homo Selvadego, gli stemmi nobiliari, fregi decorativi, sculture contemporanee).

La guida richiede la partecipazione attiva del bambino nella ricerca degli elementi proposti, per la risoluzione di semplici indovinelli e nell'intervento grafico realizzabile sulla stessa.


Punti di forza

Il percorso di studio e conoscenza del centro storico ha avuto ricadute didattiche interdisciplinari e, in fase di approfondimento d'aula, è stato ripreso e trattato, con temi diversi, nei vari ambiti coinvolgendo tutte le discipline.


Prodotti realizzati

- pubblicazione cartacea


Link

http://www.creval.it/fondazione/paesaggioCostruitoConcorso.html


Nome e Cognome

Fondazione Gruppo Credito Valtellinese


Ruolo

Concorso Il Paesaggio Costruito. Paesaggio e beni culturali civili in Valtellina







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